Sull’isola a volte abitata di quel che siamo,
ci sono notti, mattini e albe
in cui sentiamo  il bisogno di morire.
Allora sappiamo tutto di quel che è stato e sarà.
Il mondo ci appare definitivamente spiegato
e ci invade una grande serenità,
e si dicono le parole che la esprimono.
Solleviamo un pugno di terra e la stringiamo tra le mani.
Quanta dolcezza!
Lì si contiene tutta la verità sopportabile:
il contorno, la volontà, i limiti.
Possiamo allora dire che siamo liberi,
con la pace e il sorriso di chi si riconosce
e ha viaggiato intorno al mondo infaticabile,
perché ha morso l’anima fino  all’osso.
Liberiamo pian piano la terra dove avvengono miracoli
come l’acqua,
la pietra,
la radice.
Ognuno di noi è per ora la vita.
Questo ci basti.

                                                                José Saramago

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